giovedì 26 aprile 2012

Amarcord



Viaggio nel tempo immerso in un Tiramisù




Guardo come un bambino affamato la vetrina di Sandri. Piena di dolci e torte, quasi opere d'arte. La vista vince su di me e mi trascina dentro il locale.
Mi trovo seduto su una scricchiolante sedia di una antichissima pasticceria nel centro di Perugia. La paglia delle sedie è morbida modellata dai fondoschiena di tanti abitue', abitanti del centro, turisti, artisti. Il legno che mi circonda è caldo e pieno di nervature, venature che lo hanno tenuto in vita per così tanto tempo. Le pareti sono ricoperte da scaffali dove centinaia di bottiglie importanti fanno mostra di se come soubrette sul palco di un teatro degli anni 50. Dietro di me una "antica" signora filiforme, "Felliniana", dall'aspetto grottesco ma dalle forme ancora provocanti attende per il prossimo incasso mentre controlla il locale come la Maîtresse di un bordello dei primi del novecento. La luce non è più quella del giorno che stavo vivendo ma è filtrata da tutto ciò che vi è all'interno della pasticceria trasformandola, rendendola più calda, più accogliente, piacevole, elegante, portandomi indietro nel tempo, in una giornata degli anni 50 o forse anche prima. Sento di dovermi muovere diversamente come una comparsa in un film di quei tempi. Amarcord, ma ecco che arriva il dolce su di un piatto accompagnato da un signorile cucchiaione. Ogni "palettata" di tiramisù era un orgasmo dei sensi.
La mia Nikon era sul tavolino di marmo dove viaggiando nel passato immerso in questa calda atmosfera gustavo il mio dolce.
Lo scatto l'ho fatto proprio da dove ero seduto per ricordare quel piccolo angolo di piacere, quel viaggio nel tempo seppur breve.



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