Una domenica all'Artexpo 2012.
Già all'ingresso opere molto interessanti, fra le quali spiccava una scultura che mi ha affascinato, di un artista di Foligno, Stefano Bovi . Un angelo seduto fatto di tantissimi cilindretti di ferro, tondini per carpenteria, saldati fra di loro. Una opera pesantissima ma di estrema grazia, comunicativa e corposità.
Era un anno che aspettavo di poterci tornare ma la visita non è stata un gran successo. Rispetto all'anno scorso di sicuro ho notato una paio di cambiamenti. La prima cosa che mi ha un po deluso è stata
la minore presenza di opere "importanti". Un calo notevole di opere di alcuni artisti che l'anno scorso erano presenti più massicciamente. Inoltre anche una minor presenza di pubblico. Rispetto all'anno scorso quando in fiera non ci si girava per l'afflusso di visitatori, quest'anno potrei dire che i corridoi erano quasi deserti. In effetti non so se sia stato l'effetto della crisi ma di sicuro era un po desolante. Molti vantaggi però per chi era all'expo e cioè la possibilità di parlare più facilmente con i galleristi, una loro maggior disponibilità nei confronti dei visitatori e una miglior tranquillità nel trattare il prezzo.
Quest'anno poi ho notato una maggior presenza di arte scultorea con pezzi meravigliosi di artisti come Rabarama, Borghese, un paio di Pomodoro mozzafiato e alcune opere davvero curiose ma che adoravo di Renzo Nucara della Cracking Art che si vedevano "strisciare" un po ovunque. Splendide le sculture dello stand "scultori in fonderia".
Fra le centinaia di capolavori mi hanno sbalordito quelle quattro o cinque opere davvero maestose di M. Schifano nello stand di un gallerista. Immense in tutti i sensi. Una bella palma, un campo fiorito, insomma roba da far girare la testa. Molto materiche e davvero fra le più belle che abbia visto fino ad ora. Di Schifano era presente anche una sezione dedicata, una mostra culturale " In nome della pittura- Opposti che si attraggono" dove però erano presenti opere a mio modesto parere meno belle di quelle viste in quello stand.
Molte opere anche di Nativi, astrattista che non mi ha mai entusiasmato, con tutto il rispetto per la sua ricca storia artistica. Alcuni dipinti di G. Mathieu ma di qualità minore rispetto a quelli visti l'anno scorso.
Sono rimasto ipnotizzato da un'opera "ottica" di Vasarely con la quale ho giocato diversi minuti.
Potrei continuare ancora per tanto ad elencare le meravigliose opere che ho visto ma fra queste quelle che mi sono rimaste nel cuore sono alcuni Baj, un piccolo Aubertin su fondo rosso, dei fantastici Stefanoni dai colori rosa sfumato, una Luminosa piccola (vespa) di Lodola, un insolito Kostabi pienissimo e originalissimo, un Rosai del '52, il Simeti oramai alle stelle, un delizioso Bueno ed un grande E. Carmi.
Speriamo che, come promesso anche quest'anno, venga pubblicato il catalogo generale delle opere di De Gregorio che, per quanto riferitomi oggi, potrebbe quasi certamente essere consegnato a novembre quando verrà tra l'altro fatta una mostra dell'artista in Umbria. Non vedo l'ora.
Mi dispiace non poter inserire le foto delle bellissime opere presenti ma per motivi di copyright non è consentito se non con la autorizzazione degli autori.
Resoconto della giornata: una piccola delusione comparando questa edizione della fiera con quella dell'anno scorso. Sempre una immensa varietà di opere e di artisti, un vero mondo dei balocchi, molto costoso, anche se tra le migliaia di opere ho forse trovato il mio piccolo "balocco". Forse.
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